Sicuramente se non hai mai avuto problemi con i denti del giudizio, conosci qualcuno che ha dovuto affrontare questo disturbo, che può manifestarsi anche in età avanzata e non solo durante la gioventù.
I denti del giudizio, noti anche come terzi molari, sono spesso causa di diverse problematiche, che non riguardano soltanto la masticazione o la salute orale generale. Tra queste problematiche rientra anche l’acufene, un disturbo uditivo fastidioso che, in alcuni casi, può essere direttamente collegato alla presenza o alla crescita dei denti del giudizio.
Che cos’è l’acufene?
L’acufene è un disturbo uditivo che si manifesta con la percezione di suoni o rumori non prodotti da una fonte esterna. Questi suoni possono essere fischi, ronzii, sibili o pulsazioni percepiti nelle orecchie o nella testa.
Inizialmente, l’acufene può comparire in forma lieve, come un fastidio quasi impercettibile, e spesso i pazienti lo ignorano. Tuttavia, con il tempo, il disturbo può intensificarsi, diventando persistente e influenzando significativamente la qualità della vita. In casi acuti, può causare:
- Fischi continui nelle orecchie;
- Sensazione di pressione o pienezza auricolare;
- Vertigini e nausea;
- Disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione;
- Mal di testa e stress emotivo.
Il fatto che l’acufene possa comparire gradualmente e in modo subdolo rende fondamentale la diagnosi precoce, soprattutto se si sospetta una connessione con i denti del giudizio.
Come il dente del giudizio può provocare acufene
Diverse ricerche scientifiche hanno confermato che il dente del giudizio può essere una causa scatenante dell’acufene, sebbene non sia l’unica. Questo legame è principalmente dovuto alla stretta connessione anatomica tra la mandibola, l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) e l’orecchio.
La connessione anatomica
L’ATM, situata vicino all’orecchio medio e interno, regola i movimenti della mandibola durante masticazione, fonazione e deglutizione. Quando un dente del giudizio cresce storto, crea pressione sui denti vicini o sulle strutture mandibolari, causando tensione e infiammazione. Queste alterazioni possono propagarsi alle strutture uditive vicine, generando rumori percepiti come fischi o ronzii.
Cause principali dell’acufene da dente del giudizio
- Inclusione parziale o totale del dente: quando il dente non trova spazio per erompere, può premere contro denti adiacenti o tessuti circostanti, causando dolore e tensione mandibolare.
- Infiammazione locale: l’accumulo di placca e residui di cibo intorno al dente favorisce infezioni gengivali o ascessi, che possono trasmettere dolore all’orecchio.
- Malocclusione dentale: l’errata posizione del dente del giudizio può alterare l’allineamento della mandibola e dell’ATM.
- Bruxismo o digrignamento dei denti: lo stress mandibolare aumenta la pressione sull’ATM e può aggravare l’acufene.
- Infezioni o cisti: problemi più complessi, come cisti associate ai denti del giudizio, possono generare dolore intenso e influenzare indirettamente l’apparato uditivo.
Sintomi che collegano il dente del giudizio all’acufene
Se l’acufene è causato da un dente del giudizio problematico, può comparire insieme ad altri segnali:
- Dolore localizzato vicino all’orecchio o alla mandibola;
- Sensazione di pressione dietro l’orecchio;
- Mal di testa frequente, tensione cervicale e rigidità muscolare;
- Difficoltà di apertura della bocca o dolore durante la masticazione;
- Vertigini e nausea in casi più gravi.
La presenza combinata di questi sintomi è un indicatore importante che richiede valutazione da parte di un dentista o di un chirurgo orale.

Diagnosi: come capire se il dente del giudizio è la causa
La diagnosi precisa richiede un approccio multidisciplinare. Tra gli esami principali:
Valutazione odontoiatrica
Il dentista esegue radiografie panoramiche, TAC dentali o ortopantomografie per valutare l’allineamento dei denti del giudizio e la presenza di inclusioni, cisti o malocclusioni.
Analisi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
Si controllano i movimenti mandibolari, eventuali click articolari, dolore o limitazioni di apertura della bocca, che possono indicare disfunzioni legate al dente del giudizio.
Esami otorinolaringoiatrici
Audiometria, impedenzometria e test specifici aiutano a capire se l’acufene ha origine uditiva o è secondario a problemi mandibolari.
Solo un esame combinato consente di stabilire con precisione se l’acufene è direttamente legato al dente del giudizio.
Trattamenti per l’acufene da dente del giudizio
1. Estrazione del dente del giudizio
Quando il dentista conferma la connessione tra il dente problematico e l’acufene, l’estrazione rappresenta spesso la soluzione più efficace.
- Vantaggi: riduzione dell’infiammazione, eliminazione della pressione mandibolare e possibile risoluzione completa dell’acufene.
- Tempi di recupero: generalmente pochi giorni o settimane per l’alleviamento del dolore e della pressione.
2. Terapia farmacologica
In presenza di infezioni o infiammazioni acute, possono essere prescritti antibiotici o antinfiammatori per ridurre gonfiore e dolore pre-operatorio.
3. Terapia muscolare e posturale
Fisioterapia mirata e esercizi per l’ATM aiutano a ristabilire la funzionalità mandibolare, prevenendo tensioni residue che possono continuare a influenzare l’acufene.
4. Gestione dei sintomi uditivi
Se l’acufene persiste dopo l’estrazione, possono essere utili mascheratori sonori, apparecchi acustici o terapie comportamentali per ridurre il disagio quotidiano.
Prevenzione: come ridurre il rischio di acufene da denti del giudizio
Alcune misure preventive possono diminuire la probabilità di complicazioni:
- Controlli dentistici regolari tra i 16 e i 25 anni;
- Monitoraggio dei primi segnali di dolore mandibolare o pressione auricolare;
- Igiene orale scrupolosa per prevenire infezioni gengivali e ascessi;
- Correzione di malocclusioni o disfunzioni ATM in fase precoce;
- Uso di bite notturni in caso di bruxismo;
- Riduzione dello stress e gestione della postura cervicale.
Connessioni sistemiche e fattori di rischio
Oltre ai problemi locali, alcuni fattori generali possono aumentare il rischio di acufene correlato ai denti del giudizio:
- Stress cronico e tensione muscolare;
- Disturbi del sonno e affaticamento generale;
- Malattie autoimmuni o infiammazioni croniche;
- Precedenti patologie otorinolaringoiatriche come otite o alterazioni della pressione dell’orecchio medio;
- Età e predisposizione genetica alle problematiche dentali.
FAQ: dente del giudizio e acufene
- Tutti i denti del giudizio causano acufene?
No, solo quelli che creano infiammazioni, pressione sui denti vicini o disfunzioni dell’ATM possono provocare questo disturbo. - L’acufene da dente del giudizio è sempre reversibile?
Spesso migliora o scompare dopo l’estrazione, ma in alcuni casi può persistere se esistono altri fattori uditivi o muscolari. - Quanto tempo ci vuole dopo l’estrazione per percepire un miglioramento?
Generalmente alcuni giorni o settimane, ma dipende dall’infiammazione preesistente e dal recupero individuale. - È possibile prevenire l’acufene evitando i denti del giudizio?
Controlli regolari e interventi preventivi riducono il rischio, ma non sempre è possibile rimuovere il problema prima che si sviluppi. - Quali specialisti consultare?
Dentista, chirurgo orale e otorinolaringoiatra, eventualmente fisioterapista specializzato nell’ATM.
Considerazioni finali
Il dente del giudizio può avere un impatto significativo non solo sulla salute orale, ma anche sulla funzionalità dell’apparato uditivo. L’acufene, se causato o aggravato dai denti del giudizio, rappresenta un disturbo reale che può compromettere la qualità della vita.
Una diagnosi precoce, un’attenta valutazione multidisciplinare e un intervento mirato, come l’estrazione del dente problematico, rappresentano i passi fondamentali per ridurre il rischio di complicazioni e migliorare il benessere quotidiano.








